Cala il sipario sull’ottava edizione dei Giovedì Rossettiani. L’ultimo appuntamento è stato dedicato a Ennio Flaiano. Moderatore della serata, oltre a Gianni Oliva, Dante Marianacci, che ha guidato Renato Minore nella ricostruzione dei suoi rapporti con lo scrittore e sceneggiatore pescarese. Minore, a diretto contatto per tanti anni con Flaiano, rivela di averlo conosciuto da sempre. Prima attraverso le opere, gli articoli di giornale, poi attraverso la frequentazione in occasione della registrazione di un documentario su d’Annunzio, racconta dei loro incontri, del ruolo guida che Flaiano ha assunto per lui negli anni. “Un giorno, dopo un mio articolo, mi scrisse per dirmi che avrei dovuto lasciar passare qualche giorno prima di gettarmi nella scrittura. E aggiunse: ‘Il lettore ricorda più un articolo scritto male che dieci fatti bene’. La scrittura di Flaiano così lucidamente critica ma al tempo stesso leggera può essere accostata ad una barchetta di carta; la stessa che costruì per la scena di un suo film. ‘Vorrei che fossi ricordato per questa barchetta di carta’. E forse l’immagine più felice per rappresentare la sua scrittura si ha proprio accostando il vorticare di quella barchetta di carta contro il fragore dei flutti alla sinuosità e leggerezza delle pagine diaristiche. Il diario è stato per lui uno strumento per fissare con le parole la complessità della realtà che fugge; il diario, in cui ha fatto fluire i ricordi di una vita e che ha raccolto e conservato scrupolosamente fino alla morte quando, dietro richiesta della moglie, sono stato chiamato a studiarli”. Minore commuove quando ricordando gli ultimi giorni di vita e quelli successivi alla morte rivela: “Mi sembrò per lungo tempo che fosse ancora accanto a me a raccontarmi storie con la sua voce indimenticabile”.
Sulla voce dei ricordi di chi nella storia della letteratura è entrato di diritto – tema di tutta questa edizione – si chiudono i Giovedì Rossettiani 2016, dopo che Oliva ha ringraziato il contributo organizzativo del Comune di Vasto e del Sindaco Luciano Lapenna, di tutto lo staff del centro Studi Rossettiani, del personale di Palazzo d’Avalos, della Direttrice della Biblioteca Mattioli Irma Perrotti, dei dirigenti scolatici e dei tanti studenti che hanno partecipato e hanno reso questi incontri un’occasione ormai ‘imperdibile’ della primavera vastese.
Mariella Di Brigida
