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Ritenzione idrica: le cause

 

La ritenzione idrica è un accumulo di liquidi a livello extracellulare ed è una problematica molto diffusa che colpisce particolarmente la popolazione femminile. L’acqua nel corpo è distribuita in 3 distretti: sangue e linfa, all’interno delle cellule, all’esterno delle cellule. La tendenza a trattenere liquidi può dipendere da diversi fattori e in particolar modo da una inefficiente circolazione venosa con accumulo di tossine che alterano il metabolismo della cellula. Quando l’acqua contenuta tra gli spazi interstiziali aumenta, si verifica la ritenzione idrica con tessuti gonfi e mollicci, apparentemente questo gonfiore di liquidi, può essere scambiato cellulite ma in realtà sono liquidi. Nei tessuti colpiti da ritenzione idrica c’è scarsa diffusione di ossigeno e accumulo di scorie metaboliche e sodio con formazione di un edema che causa un rigonfiamento dei tessuti, l’accumulo di liquidi extracellulari è un meccanismo di difesa dell’organismo per diluire la quantità di sostanze tossiche e di scorie metaboliche accumulate. Spesso l’edema presenta una superficie a buccia di arancia che non sempre significa cellulite.

ritenzione idricaQuando l’organismo è infiammato per la cattiva alimentazione e uno stile di vita errato, il fegato riduce la sintesi delle albumine e una maggiore quantità di queste passa dal sangue nelle urine, il calo di albumine nel sangue conseguente ad uno stato infiammatorio, contribuisce a generare accumulo di liquidi nel corpo. Alcune malattie causano ritenzione idrica, soprattutto quelle a carico del sistema cardiovascolare, renale o del fegato, ma anche l’uso di contraccettivi, abuso di farmaci come i FANS e i cortisonici, ma soprattutto l’ALIMENTAZIONE E LA SEDENTARIETA’ sono fattori aggravanti. Infatti chi presenta un certo grado di infiammazione dovuto ad allergie, intolleranze alimentari, diabete, ipertensione presenta un accumulo di liquidi extracellulari, inoltre la sedentarietà favorisce l’accumulo di liquidi a causa della scarsa circolazione sanguigna negli arti inferiori; camminare poco provoca un ristagno del sangue nei vasi delle gambe, e parte dei liquidi del sangue, trasuda negli spazi interstiziali dei muscoli delle gambe e delle caviglie provocando gonfiore, quindi è importante muoversi, camminare!

L’alimentazione e la sedentarietà sono responsabili del cosiddetto “bilancio energetico”, quando si introduce più energia di quanto se ne consumi si incorre in sovrappeso ed obesità e il peso eccessivo non favorisce la diuresi. Le abitudini alimentari influiscono sulla ritenzione idrica, ma molto dipende anche dalla qualità e dalla quantità dei nutrienti. Una sana ed equilibrata alimentazione è fondamentale per evitare che ci sai ritenzione idrica.

L’eccesso di alcuni alimenti ne favorisce la formazione e devono essere consumati con moderazione: alcool, caffè, tè, abuso di sale, insaccati, grassi saturi, formaggi stagionati, cibi raffinati. E’ invece consigliabile consumare 5 porzioni tra frutta (ananas, pompelmo, limone, mirtillo rosso) e verdura (carciofi, asparagi, cavoli quando è stagione perché stimolano la diuresi), al giorno per assumere sali minerali e vitamine antiossidanti che combattono i radicali liberi; cibi integrali e legumi; bere almeno 2 litri di acqua al giorno; l’assunzione di tisane drenanti (che contengono tarassaco, betulla, centella asiatica) o infusi aiuta l’eliminazione di tossine e favorisce la circolazione linfatica e sanguigna.

Anche il sale da cucina è amico della ritenzione idrica, esso contiene sodio, sale minerale necessario, ma assunto in quantità eccessiva: più del doppio di quanto occorra al nostro organismo, e questo provoca il cosiddetto gonfiore che spesso lamentano in molti. La dieta iposodica può essere un ottimo metodo per combattere la ritenzione idrica. Infatti se per 2 o 3 giorni non si aggiunge sale alle nostre preparazioni, ma si assume solo quello normalmente contenuto negli alimenti evitando cibi in scatola, insaccati, pesce o carne sotto sale, dopo 24 ore si inizia ad eliminare acqua e ci si comincerà a sentire meno “gonfi”. Per combattere la ritenzione idrica sono da evitare sport di potenza, tipo anaerobico, che portano alla formazione dell’acido lattico che è un alleato della cellulite perché la formazione delle tossine muscolari agisce negativamente sulla circolazione e ossigenazione dei tessuti, per cui l’attività fisica più indicata è sicuramente quella aerobica di bassa intensità e di lunga durata come camminare, andare in bicicletta o nuotare per 30-40 min almeno 2-3 volte a settimana.

Per concludere, quali sono le cause che portano alla ritenzione idrica:

  • Scarsa presenza nell’alimentazione di acqua, frutta e verdura
  • Sedentarietà
  • Eccessivo allenamento senza fare periodi di recupero
  • Infiammazione
  • Infezioni
  • Allergie e intolleranze alimentari
  • Ipotiroidismo
  • Dieta sbilanciata e ricca di sale
  • Eccessivo consumo di carne e proteine
  • Eccessivo consumo di formaggi
  • Abuso di zuccheri, amidi raffinati, cibi ricchi di conservanti
  • Carenza di minerali e vitamine nella dieta
  • Mancanza di fibre nella dieta (legumi, frutta, verdure e cereali integrali)
  • Abuso di alcolici, bevande zuccherine e fumo di sigaretta

Dr.ssa Manuela Di Silvio
Consulente nutrizionale- Farmacista
Nutrizione consulenza

 

 

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