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Il basket a Vasto tra sogni e speranze, oggi parla Anna Boleto

Il pallone in bella mostra nel suo ufficio è la testimonianza che la passione per la palla spicchi l’ha ormai conquistata del tutto. Non poteva essere altrimenti visto che Anna Boleto, direttrice del Conad Superstore di Vasto, da quest’anno è co-presidente della Vasto Basket al fianco di Giancarlo Spadaccini. Una presenza in prima persona nell’organigramma della società biancorossa che si unisce a quello come sponsor, ormai da qualche anno, dell’azienda da lei guidata.

Come si è avvicinata alla “grande famiglia” Vasto Basket?

“Siamo radicati sul territorio da tanto tempo e seguiamo le vicende delle squadre più importanti della città. Conad ha sempre avuto sensibilità verso lo sport, in particolare, nelle realtà in cui è presente, verso le squadre di basket. Ogni sport ha delle caratteristiche distintive e noi, come azienda, ci sentiamo molto affini alla pallacanestro. Il primo passo è stato quello di investire nella squadra cittadina, avvicinandoci con la sponsorizzazione. Poi, visto che siamo persone passionali e crediamo molto nell’essere presenti nel territorio, non solo come imprenditori ma soprattutto come cittadini, ho deciso di impegnarmi in prima persona. Ma è stato un passaggio molto spontaneo, davvero naturale.”

Ma era già appassionata di questo sport oppure è nato tutto grazie alla Vasto Basket?

“Un po’ seguivo il basket, avevo visto già qualche partita in passato. Però c’è sempre stato un interesse allo sport in generale, perché ci riteniamo molto affini a quelle che sono le dinamiche sportive. Ci sono molti punti in comune tra il nostro lavoro, che fondamentalmente è un lavoro di squadra, e lo sport. Conoscendo il gruppo dirigente della Vasto Basket, che ritengo essere molto affiatato e formato da brave persone, mi sono interessata maggiormente, anche per provare una nuova esperienza. Poi, cosa più importante, questa società coinvolge i giovani. E a noi piace questo lavorare sui giovani perché lo sport avvicina ad una vita sana. Ecco perché ho preso la decisione di dedicare un po’ del mio tempo alla Vasto Basket.”

In questi primi mesi nel ruolo di co-presidente ha già avuto occasione di essere presente nella gestione delle dinamiche della squadra?

“Credo che il presidente Spadaccini sia stato lungimirante nell’introdurre un elemento femminile nell’organigramma societario, anche per quello che potrà essere l’apporto in termini di comunicazione e marketing. Se riuscissi a trasferire qualche piccola esperienza del mio lavoro al movimento sportivo sarei molto soddisfatta. In fondo tutti portano la loro esperienza nella gestione della squadra.”

L’inizio di questa stagione sportiva ha presentato diverse difficoltà, ora le cose sembrano andare decisamente meglio. Lei come ha vissuto queste fasi?

“Sono state situazioni interessanti da osservare. Oltre a quelli che possono essere aspetti tecnici, che sicuramente hanno avuto il loro peso, sono diverse le situazioni che hanno influito. Sicuramente la necessità dei giocatori, molti dei quali nuovi, di conoscersi tra di loro e conoscere l’allenatore. Poi ci sono stati una serie di eventi sfortunati che hanno appesantito la situazione. Anche questo aspetto è simile all’esperienza lavorativa: è importante la grinta per andare avanti. Questo scatto c’è stato, anche grazie alle vittorie recenti, e con la massima fiducia espressa nei confronti dell’allenatore. Penso che la situazione si sia sbloccata e si vedono dei risultati che fanno ben sperare.”

Per Conad Superstore che tipo di investimento è quello legato alla Vasto Basket?

“Bisogna guardare lontano. Se lo vediamo dal punto di vista di presenza del territori e di impegno per lo sport e per i giovani è un investimento fonte di grande soddisfazione. Dal punto di vista strettamente contabile la visione è differente ma, del resto, se volessimo fare solo cose che ci portano un ritorno immediato dovremmo eliminare tante iniziative. Ad esempio Conad porta avanti un progetto di educazione alimentare nelle scuole e possiamo dire di aver insegnato qualcosa ai nostri giovani. Poi, se questo nostro impegno si traduce in fiducia e simpatia da parte dei consumatori non possiamo che esserne contenti.”

Per raggiungere l’obiettivo salvezza sarà necessario fare gruppo. In che modo poter trasmettere le giuste motivazioni alla squadra?

“Cercherò altre occasioni per trasmettere motivazione e grinta alla squadra, ritagliandomi un po’ di tempo dagli impegni di lavoro. So che l’obiettivo è la salvezza ma questo è un termine che non mi piace tanto ma mi rendo conto che bisogna fare i conti con la realtà e fare un passo alla volta. Però, in un mio sogno lontano, c’è addirittura la serie A. Bisogna puntare lontano. Sicuramente, in questo momento, il presidente direbbe altro, guardando alla situazione attuale. Ma io dico che bisogna fare i conti con la realtà ma mai abbandonare un po’ di sogni.”

(ufficio stampa Vasto Basket)

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