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Parco della Costa teatina, Lapenna: “Il commissario non ha fatto un buon lavoro”

È lapidario Luciano Lapenna nel dare un giudizio sull’operato di Pino De Dominicis in merito alla perimetrazione del Parco della Costa teatina trasmessa alla Presidenza del Consiglio. “Il commissario non ha fatto certamente un buon lavoro”, ha detto il primo cittadino che ha così risposto, nel corso del Consiglio comunale, a una interrogazione presentata dalla sinistra (prima firmataria Paola Cianci) tesa a fare chiarezza su quanto sta accadendo in relazione all’iter approvativo del progetto che sta subendo ritardi consistenti.

Il primo cittadino vastese ha ricostruito i delicati passaggi di un conflitto evidente e insistente tra la volontà dei Comuni e dei portatori di interessi e quanto maturato dal lavoro del commissario. In effetti la mancata condivisione del progetto e’ sempre stato al centro delle critiche da parte di tutte le amministrazioni locali ed alla fine lo stesso governatore dell’Abruzzo ha optato per una revisione complessiva della perimetrazione.

E lo ha fatto convocando a più riprese sindaci, presidente di Anci Abruzzo e tecnici per valutare le varie osservazioni. E la strada seguita, come ha raccontato in Aula Lapenna, è stata quella di giungere a recepire le perimetrazioni adottate dai vari Consigli comunali (otto Comuni su undici). Pollutri e Paglieta hanno accettato quanto disegnato da De Dominicis, mentre Torino di Sangro non ha presentato alcun progetto di fatto costringendo la Regione a fare da sé. Il lavoro messo a punto è stato presentato in una riunione al ministero dove era assente il solo sindaco di Casalbordino, un confronto nel quale il ministro, però, ha espresso la sua incompetenza istituzionale sulla questione.

Pochi giorni fa, la nuova perimetrazione è stata presentata anche a tutti i portatori di interesse, dalle associazioni ambientaliste a Confindustria, Confcommercio e Confesercenti, che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa. Nelle prossime settimane un nuovo summit potrebbe cercare la maggiore condivisione possibile e giungere ad una approvazione definitiva della nuova perimetrazione che dovrebbe essere depositata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’auspicio di Lapenna è che la Presidenza decida di rigettare il piano De Dominicis ed approvi il nuovo concordato tra Regione e Comuni per giungere in tempi rapidi alla decretazione da parte del Presidente della Repubblica. “La battaglia è dura – dice però il presidente di Anci Abruzzo – ma speriamo di non dover adire le vie giudiziarie”. Per la Cianci, però, restano comunque molte perplessità sulla tempistica che rischia di allungarsi e non di poco.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

 

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