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Russo, la sicurezza sanitaria ha i suoi tempi

«Attendere è sintomo di un percorso diagnostico corretto e di una diagnosi più sicura». Lorenzo Russo, primario del Pronto soccorso dell’ospedale San Pio, risponde così all’intervento del consigliere comunale di Progetto per Vasto (Ppv) Andrea Bischia sui lunghi tempi di attesa del triage.

«Forse Bischia voleva spezzare una lancia in favore del Pronto soccorso e tornare a chiedere più personale ma alcune affermazioni fatte senza avere una corretta cognizione delle problematiche, di dati e numeri fanno danno. Bischia dipinge il Pronto soccorso come una specie di girone dantesco dove i medici fanno quello che possono e i pazienti vengono ammassati in spazi ristretti. Un Pronto soccorso dove si entra al mattino e si viene dimessi al pomeriggio. Ma la sicurezza vuole i suoi tempi», afferma Russo assicurando che lui stesso vive e lavora in prima linea con i suoi collaboratori ed è il primo a segnalare quotidianamente a chi di dovere le problematiche vecchie e nuove del reparto.

«I medici qui non fanno quello che possono ma rispondono a precise indicazioni organizzative e portano a termine con competenza prestazioni di medicina d’urgenza di elevata qualità sottoponendo i pazienti ad accurate visite ed esami mirati e razionali. Non a caso quello del San Pio è il Pronto soccorso con il miglior tasso di appropriatezza dei ricoveri dell’intera Asl», rimarca il primario che già che c’è rispondendo alle critiche del consigliere comunale Andrea Bischia si toglie un sassolino dalla scarpa. «Voglio ricordare a Bischia che il Pronto soccorso di Vasto è un luogo sicuro per il paziente, un presidio dove ci sono mani di pazienti che stringono le nostre e ringraziano. Le attese sono sicurezza di una diagnosi corretta e di corretti indirizzi di cura».

Lorenzo Russo poi esprime la propria opinione anche sul punto di Primo intervento di Gissi H24.

«Ricordo che tornare all’H24 a Gissi significa reintrodurre il turno notturno durante il quale un medico ed un infermiere visitavano un solo malato e a volte nessuno. Questi sono numeri incontestabili. Quello che la medicina deve cercare è la sicurezza. È questo che i pazienti di Vasto, Gissi e del circondario devono pretendere», conclude il primario del Pronto soccorso.

(fonte il centro)

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