Vigili contro amministrazione comunale (e viceversa), opposizione contro maggioranza (e viceversa) e – visto che ci troviamo – opposizione contro opposizione, giusto per non farci mancare nulla. Il tutto tra urla, voci su voci, interruzioni e tensioni.
Questo il bel quadretto disegnato ieri in Consiglio comunale, fortunatamente ancora privo di diretta streaming, convocato per discutere del delicato rapporto tra amministrazione comunale e Corpo di Polizia municipale.
E dire che la seduta era iniziata normalmente, con il presidente Forte che si congratulava con il sindaco Lapenna per l’elezione alla presidenza regionale dell’Anci e Lapenna che ringraziava e sottolineava l’importanza della carica. Abbastanza tranquillo anche il seguito, con la lettura di un documento inviato dalla Polizia municipale, nel quale si ribadivano le ormai note critiche, soprattutto per quanto riguarda la dirigenza del settore, affidata a un dirigente amministrativo e non a uno in divisa, la questione della manutenzione delle divise e la reperibilità. Altrettanto note le risposte del sindaco Lapenna, ribadite anche ieri: disponibilità a reinserire la reperibilità, ma solo a fronte di un impegno dei Vigili a metterla in pratica “come avviene in tutti i comuni d’Italia. Di certo – ha precisato Lapenna – non si può tornare alla situazione preesistente. In otto anni una sola volta i Vigili sono intervenuti in regime di reperibilità”. Apertura anche sul lavaggio divise, limitatamente alla disponibilità di far lavare le divise per tutti i dipendenti da una lavanderia convenzionata, a spese del Comune, ma senza prevedere indennità o rimborsi. Sulla questione della dirigenza del settore, infine, Lapenna si è appellato a una sentenza del 2013 che ha separato la funzione gestionale a quella organizzativa. “La Polizia municipale non può occuparsi di funzioni gestionali – ha spiegato Lapenna – e a livello organizzativo nessuno mai ha interferito con le decisioni interne al Corpo”.
Qualche battibecco con alcuni rappresentati del Corpo che assistevano al Consiglio, però, ha posto un problema, rilevato da più parti: “Facciamo un Consiglio monotematico sui Vigili e non sentiamo i Vigili?”. Apertura, da parte della maggioranza, nella persona del consigliere Antonio Del Casale, ad aggiornare la seduta alla presenza delle rappresentanze sindacali che avrebbero potuto intervenire. Poco convinto il presidente Forte, per cui era sufficiente la lettura del documento, ma D’Alessandro ha richiamato un “precedente” significativo, ovvero il Consiglio monotematico sulla Cultura, in cui rappresentanti delle istituzioni culturali erano state ammesse a parlare in Consiglio. Messa ai voti la proposta del rinvio, con otto voti favorevoli e quattro contrari, si è deciso di rinviare la seduta per sentire le parti sindacali.
Detta così, sembra “quasi normale”; purtroppo, invece, la “discussione” si è sviluppata su canali poco consoni a un’Aula consiliare, tra urla, battibecchi e concitati botta e risposta. Risultato finale: i rappresentanti della Polizia municipale si alzano, decisi ad abbandonare l’Aula, ma – più o meno contestualmente – il presidente Forte li espelle. Se ne sono andati o sono stati cacciati? Poco importa, la scena non è stata comunque edificante. E meno male che i Vigili se ne stavano già andando di propria iniziativa, altrimenti il presidente Forte sarebbe stato costretto a… ehm… chiamare i Vigili!
Scherzi a parte, probabilmente l’unica cosa positiva della riunione di ieri è che non c’era diretta streaming: brutte figure in meno per molti.
La seduta, comunque, è stata aggiornata, per dare la possibilità di intervenire anche alle rappresentanze sindacali, una “apertura” che però non ha convinto i rappresentanti della Polizia municipale. E già, perché probabilmente il sindaco vorrà sentire tutti i rappresentanti sindacali, la maggioranza dei quali ha firmato il contratto decentrato – unico per tutti i dipendenti comunali. I Vigili invece vogliono avere voce come Corpo di Polizia municipale, quindi non sono granché soddisfatti dell’apertura concretizzatasi con il rinvio.
Cosa accadrà alla prossima riunione si vedrà; certo difficilmente potrà andare peggio di ieri. La sensazione, comunque, è che altrettanto difficilmente emergeranno novità rilevanti. Vasto può prepararsi già da ora a rivivere le solite tensioni, anche per il prossimo futuro, e la prossima estate.
n.l.
