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Come si poteva evitare la Tasi? Lapenna chiama, D’Alessandro risponde

consiglio-comunale-ombrina mare - 32-d'alessandroLe sollecitazioni del sindaco di Vasto  Luciano Lapenna alle minoranze perché suggeriscano vie alternative per il reperimento dei fondi necessari alla copertura del fabbisogno dell’Ente comunale in luogo dell’introduzione della famigerata Tasi non sono cadute nel vuoto. In una nota Davide D’Alessandro richiama quanto già sostenuto in quest’ultimo anno e mezzo per portare un nuovo affondo contro l’Amministrazione di centrosinistra.

“Con la Tasi – scrive il consigliere indipendente – l’Amministrazione Lapenna ha ancora una volta rivolto la propria attenzione sulle tasche dei cittadini, sottraendo loro importanti risorse in un tragico contesto economico e sociale. Se Positano e tanti altri comuni, che non sono in Albania ma in Italia, hanno deciso di applicare la Tasi pari a zero è perché, al contrario di Vasto, hanno saputo programmare per tempo e ricavare ingenti somme da solidi investimenti, penso al fotovoltaico. Lapenna, purtroppo, non programma ma decide ciò che accade, tanto ci sono i cittadini a coprire i buchi. Questa è un’Amministrazione che continua a sperperare e a tassare. Il sindaco ha il coraggio di chiederci dove trovare i soldi. Perché non la smette di pagare oltre 7 milioni di euro l’anno, una cifra spropositata, un quarto del bilancio, per la raccolta dei rifiuti, ingrassando Pulchra e Civeta? Sul tema rifiuti fa sempre orecchie da mercante. I 600 mila euro buttati dalla finestra per una pista ciclabile mai inaugurata e già fatiscente, oggi sarebbero tornati molto utili. Il dubbio investimento per salvare i debiti dei Salesiani, oggi sarebbe tornato molto utile. Gli assegni ad personam elargiti con disinvoltura, oggi sarebbero tornati molto utili. Troppi soldi si perdono per mille rivoli, troppi stipendi sono oltre il limite della sopportabilità. Troppo grasso cola dalla Pubblica Amministrazione, l’ha detto persino Renzi. E Vasto, purtroppo, non fa eccezione”.

Una stoccata D’Alessandro la riserva anche a Francescopaolo D’Adamo e Mario Della Porta, quest’ultimo bersaglio anche dell’invettiva di Etelwardo Sigismondi, entrambi rei di essersi astenuti al momento della votazione sulla Tasi

“Per quanto riguarda l’astensione dei due consiglieri di minoranza – scrive – ci ha amareggiati, ma ci aiuta a fare chiarezza. A breve sarà necessario individuare, a partire dai consiglieri attuali, un percorso unitario che conduca alle prossime elezioni. Chi ci sta ci sta. La farsa del 2011 non è ripetibile. Le imposizioni dall’alto non sono ripetibili. La politica impone serietà. Dove ci sono troppi galletti a cantare, non fa mai giorno”.

Nulla però viene detto sull’assenza di Massimo Desiati e Andrea Bischia in aula sulla quale attendiamo delucidazioni.

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