Conferenza stampa ieri mattina nella sala di fianco la chiesa San Paolo per la presentazione del progetto di un docufilm sulla vita personale ed artistica di Angelo Canelli, medico e musicista prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 2006.
A presentare l’iniziativa, Silvio Laccetti, ideatore del progetto, insieme a Simone e Costanzo D’Angelo, rispettivamente regista e direttore della fotografia, Danilo Laccetti, direttore del Angel’s Eyes Gospel Choir e amico dell’artista scomparso, ed Elisena Canelli, sorella di Angelo.
L’idea, come spiegato ieri mattina da Silvio Laccetti, è quella di far conoscere un grande artista internazionale di musica jazz che non tutti in città conoscono. Paradossalmente, infatti, Canelli è più conosciuto a livello internazionale, con le sue numerose collaborazioni con artisti di fama mondiale di New Orleans, New York e Los Angeles, che a Vasto. “Ricordo che quando si attivò per aiutare le popolazioni di New Orleans duramente colpite da un uragano – ha ricordato infatti il direttore Danilo Laccetti – in pochi risposero al suo appello. Ancora oggi la sua arte non ha il riconoscimento che merita, forse anche perché il jazz a Vasto rimane ancora un genere di nicchia”.
“Quando Silvio ci ha contattato – ha poi aggiunto il regista, Simone D’Angelo – abbiamo subito capito che si trattava di un progetto di grande qualità. Il progetto è già partito e noi, come produzione, ci occuperemo di alcuni costi; altri saranno reperiti attraverso il concerto di mercoledì e inoltre stiamo cercando la più ampia collaborazione possibile. Siamo partiti con la ricerca della storyboard che ripercorrerà i momenti salienti della vita privata e artistica di Angelo. Sarà tutto girato in Hd, con una cinepresa digitale e anche i filmati già esistenti saranno transcodificati in Hd. Come colonna sonora, naturalmente, verranno utilizzate le musiche di Angelo, mentre come location sono state scelte quelle di Pescara, Roma, Bologna, ma soprattutto Vasto, perché riteniamo che sia anche un modo per far conoscere meglio la nostra città. La produzione inizierà tra giugno e luglio, e contiamo di presentare il docufilm a primavera 2015”.
Silvio Laccetti ha poi precisato che il docufilm sarà realizzato attraverso quanto raccolto da famiglia e amici: “Non sono io che scriverò la storia, ma sarà ricostruita dalle testimonianze di chi gli è stato più vicino”.
Il direttore dell’Angel’s Eyes Gospel Choir ha poi voluto ricordare il legame di affetto che lo lega tutt’ora alla figura del medico-musicista prematuramente scomparso, riconoscendogli anche gran parte del merito per quanto riguarda il proprio percorso artistico: “Grazie ad Italo Radoccia (il nuovo presidente del Tribunale di Vasto, ndr) ad Angelo è stata intitolata la Sala della Musica di Palazzo d’Avalos, ma effettivamente sono ancora in pochi a conoscere la sua produzione artistica, che non si limitava solo alla musica jazz. Lo stesso Radoccia ha curato la pubblicazione di un libro, Il fiore purpureo e altri frammenti, che raccoglie anche parte della sua produzione poetica”.
In coda all’incontro, l’intervento della sorella di Angelo Canelli, Elisena, che ha espresso il proprio appoggio all’iniziativa: “Siamo molto contenti di dare il nostro sostegno al progetto, perché così Angelo potrà far sentire ancora di più la sua presenza tra noi. Ha lasciato un grande vuoto in tutti noi, ma non solo”.
Per la realizzazione del progetto, oltre all’investimento della produzione, ovvero lo studio di fotografia Occhio Magico di Vasto, verranno raccolti fondi attraverso il concerto del Angel’s Eyes Gospel Choir che si esibirà domani sera alle 21,15 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto. Il prezzo del biglietto in prevendita è di 5 euro, mentre è di 7 euro al botteghino. Gli organizzatori invitano la cittadinanza alla più ampia partecipazione.
n.l.
