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Cotir, la protesta si sposta all’Emiciclo

foto cotirContinua lo stato di agitazione dei dipendenti del Cotir, che hanno deciso di spostare la loro protesta proprio nelle sede istituzionali competenti. Infatti, di fronte alle continue querelle che abbiamo potuto registrare in queste settimane, il 7 maggio i lavoratori del Consorzio hanno inscenato una protesta civile all’interno dell’Emiciclo nel corso del Consiglio regionale.

Ecco il come e il perché spiegato dagli stessi manifestanti, attraverso  un comunicato diramato alla stampa, attraverso il quale non hanno risparmiato attacchi diretti ai rappresentanti del vastese:

Nonostante le ripetute promesse da parte del Presidente del COTIR Alberto Amoroso e dell’Assessore Mauro Febbo ad oggi, purtroppo, ai lavoratori del COTIR non è stata retribuita nessuna mensilità arretrata. Continuando le azioni di protesta avviate da tempo, il 7 maggio tutti i dipendenti del COTIR (senza stipendio oramai da 12 mensilità) si sono recati a L’Aquila al Consiglio Regionale.

La protesta, per il momento ancora pacata, è consistita nell’indossare all’interno dell’Emiciclo, durante il Consiglio, una maglia bianca con scritte sintetiche ma significative del disagio morale ed economico che stanno vivendo i lavoratori.

Raccogliendo le motivazioni dei dipendenti del COTIR, il Consiglio regionale è stato interrotto, ed una rappresentanza dei lavoratori è stata ricevuta dal vice presidente del Consiglio regionale, in presenza dei capigruppo, dell’Assessore Febbo e di alcuni presidenti di commissione tra cui il Presidente della terza Commissione Agricoltura Prospero.

Dall’incontro è emersa la volontà unanime di reperire fondi per tamponare l’emergenza stipendi e per fornire la liquidità necessaria a cofinanziare i progetti approvati, proponendo soluzioni da ratificare nel prossimo Consiglio regionale.

I dipendenti COTIR, tuttavia, sono rimasti esterrefatti nel constatare il totale disinteresse e la superficialità dei rappresentanti politici del territorio vastese, presenti all’incontro, che non rappresentano le problematiche locali.

A questo punto le domande nascono spontanee:

–          Dove risiede il Presidente della Commissione Agricoltura Prospero e che fine ha fatto la sua idea di cittadella dell’agricoltura?

–          Dove risiedono l’Assessore Argirò ed il Consigliere Tagliente?

–          Chi deve difendere, nelle sedi istituzionali, i problemi di un Centro di Ricerca che opera nel territorio di Vasto?

I dipendenti amareggiati nel constatare un atteggiamento distaccato e di  totale menefreghismo dei politici locali sulle difficoltà di 30 famiglie, colgono l’occasione per ringraziarli pubblicamente e fanno sapere che saranno presenti al prossimo Consiglio regionale per verificare la veridicità delle promesse fatte il 7 maggio continuando le azioni di protesta che non si placheranno fino ad una adeguata soluzione”.

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