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Parco della Costa Teatina: verba volant

Un botta e risposto anche dialettico quello che in queste ore vede protagonisti il consigliere comunale di Vasto in quota FLI, Nicola Del Prete, e l’assessore regionale alle Politiche agricole e di Sviluppo rurale, forestale, Caccia e Pesca, il pidiellino Mauro Febbo. Al centro della diatriba le considerazioni  di quest’ultimo nel corso di un convegno sulla Costa dei Trabocchi organizzato dalla Confcommercio ad Ortona con le quali asseriva, almeno come riportato dalla stampa, che la Regione non ha ricevuto dai Comuni proposte di delimitazione del Parco della Costa Teatina.

Mi sarei aspettato – dice Del Prete –  una risposta immediata da parte dell’amministrazione Lapenna alle dichiarazioni riportate dalla stampa che riferiscono una notizia non vera a proposito del Comune di Vasto. Il Consiglio comunale, con delibera n.114 del 27 novembre 2011, approvò la proposta di perpetrazione, corredata da tutte le planimetrie. La delibera fu approvata con 17 voti, perché votammo a favore anche noi di Fli, ossia il capogruppo Davide D’Alessandro ed il sottoscritto, dopo che la maggioranza accolse alcuni dei nostri emendamenti ed escluse una proposta di Rifondazione comunista che avrebbe voluto includere nell’area da perimetrare anche il Palazzo d’Avalos. Vasto – continua Del Prete – crede fermamente nella realizzazione del parco della Costa teatina e per questa ragione ha perimetrato un’ampia porzione del suo territorio costiero che ingloba anche il costone orientale della città ed il nucleo urbano della marina. Non difendo l’operato dell’amministrazione comunale; difendo l’occasione storica irripetibile che abbiamo, di tutelare ciò che resta ancora da salvare della nostra costa, con la chiara prospettiva di non imbalsamarla, ma di renderla fruibile sempre di più per un turismo sostenibile e diversificato nei servizi“.

Pronta la risposta di Mauro Febbo: “Del Prete dovrebbe sapere la differenza tra perimetrazione e zonizzazione e poi mi mette in bocca delle affermazioni mai dette visto che non erano presenti né lui né rappresentanti dell’Amministrazione comunale seppur invitati. Devo purtroppo ancora constatare – spiega Febbo – che il Comune di Vasto ritenga che sia esauriente ed esaustiva la semplice perimetrazione presentata in Regione, tra l’altro in ritardo, per procedere alla costituzione di un eventuale Parco. In più riprese ed in diversi tavoli è stato concordato che i Comuni elaborassero e trasmettessero alla Regione concrete proposte di perimetrazione e zonizzazione relative al proprio territorio con l’evidenza delle problematicità connesse alla presenza o alla previsioni di impianti impattanti sull’ambiente. Voglio ricordare a Del Prete che l’area dell’eventuale Parco è suddivisa in quattro zone. Pertanto il Comune di Vasto deve ancora esprimersi e decidersi sulla ripartizione delle sue zone visto che nella zona 1, così come delimitato dalla cartografia, esiste sia la riserva naturale Punta Aderci sia una attività portuale con altre aziende e società in piena attività. Infine – conclude Mauro Febbo – la individuazione delle prescrizioni indicate per definire le zone è già definita dal ‘sistema di aree protette della Costa Teatina’. Pertanto invito il consigliere di Vasto a sollecitare l’amministrazione di Vasto affinché si esprima chiaramente sia sulla perimetrazione sia sulla zonizzazione e quindi sulla vocazioni di alcune aree della parte sud della costa teatina”.

Lu. Spa.

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