La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo di inchiesta sulle spese effettuate dai gruppi presenti all’interno del Consiglio regionale d’Abruzzo. Come riportato dal quotidiano “Il Tempo” nel mirino degli inquirenti i rendiconti non solo del governo regionale targato Gianni Chiodi, ma anche quello antecedente a guida Ottaviano Del Turco chiusosi con il triste capitolo della sanitopoli abruzzese. Le indagini, condotte sono sotto l’egida dei Carabinieri, potrebbero essere partite da un esposto presentato alla Procura della città adriatica; allo stato attuale delle cose, ancora iniziale peraltro, non risulterebbero ancora iscritti nel registro degli indagati.
Di fronte alla fuga di notizie che hanno portato alla diffusione della notizia, l’ufficio stampa del Consiglio regionale ha diffuso la seguente nota: “In relazione all’articolo pubblicato questa mattina sulla stampa, riguardante le spese dei gruppi consiliari si precisa che gli stessi inquirenti hanno espressamente richiesto la “massima riservatezza” sulla vicenda. Riservatezza che certamente non è stata violata dall’Istituzione, né tantomeno dai suoi uffici; che i rendiconti dei gruppi consiliari sono già stati oggetto di valutazione da parte del Collegio dei revisori dei conti, composto da tre esperti esterni, iscritti all’Albo professionale; che in questa Legislatura si è adottata la massima trasparenza sin dal 2009 e la rendicontazione delle spese dei gruppi è pubblicata sul sito del Consiglio regionale, quindi, a disposizione di tutti i cittadini; che è stato certificato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni che l’Abruzzo – per quanto riguarda le spese dei gruppi consiliari – è la Regione virtuosa di riferimento nell’ambito del decreto sulla spending review, a cui tutte le Regioni si devono uniformare”. Ci aspettiamo, però, ulteriori sviluppi nelel prossime settimane
